TRADIZIONALE


Il karate tradizionale come lo conosciamo noi oggi, quindi in chiave moderna, nasce grazie a Gichin Funakoshi che con l'ausilio del figlio ha fondato, negli anni '40, lo stile attualmente più diffuso: lo Shotokan.

L'insegnamento tradizionale di questo stile caratterizzato da posizioni basse, stabili e forti, deve essere il risultato della sintesi dei principi morali che guidano la pratica e che costituiscono i fondamenti della disciplina.
Il karate in sè è uno sport molto completo, con svariati schemi motori di base che si trasformano con l'esperienza in tecniche sempre più precise ed efficaci. Due sono le parti costituenti l'insegnamento trdizionale: il kata ed il kumite.

Il kata (forma) è un combattimento reale contro un avversario immaginario, che si analizza e concretizza con il bunkai. Questo prevede l'esecuzione di tecniche prestabilite, direzionate secondo otto direzioni spaziali. Le tecniche su cui si basano tutti i numerosi kata di ogni stile vengono precedentemente apprese con il kihon.

Il kumite (combattimento) invece è uno scontro vero e proprio con un avversario reale. Durante gli incontri però le tecniche, ad eccezione del kyokushin, vengono portate con controllo per dimostrare il loro potenziale offensivo senza però cercare il knockout dell'avversario. Questo si spiega con il fatto che in origine nel dojo era proibito "fare a pugni", infatti lo stesso Gichin disse: "Non ci sono dispute nel karate".